Il ciclo di lavorazione dei fiammiferi italiani realizzati consta in generale di 3 diverse distinte fasi di produzione:
1) PRODUZIONE DEI SUPPORTI PER FIAMMIFERI
Nasce tutto in campo agricolo con il vivaio che crea le talee ed il ramo agricolo impianta le stesse nei terreni per la loro crescita fino a pianta adulta; gli impianti arborei vengono realizzati con una turnazione di circa 15/20 anni che garantiscono all’azienda il fabbisogno necessario alle sue esigenze produttive industriali. Il legname utilizzato dall’azienda Italiana è il legno di pioppo bianco nei suoi ibridi "Luisa Avanzo" ed "Armerino". L'utilizzazione di tale cultivar è preferita ad altre per la bianchezza della fibra, per la lavorabilità della materia prima e per il costo contenuto del prodotto. Il legno viene trasferito in azienda in tronchi di opportune dimensioni. Quindi si procede alla scortecciatura, al taglio ed alla chimicatura dei fuscelli .
2) PREPARAZIONE DELLA MISCELA ACCENDIBILE
Separatamente, in altro reparto si preparano le miscele per creare la “testa” capocchia del fiammifero. Esse, in forma semiliquida verranno inserite nel ciclo produttivo dei macchinari, unendo il fuscello alla miscela, e dopo un periodo di essiccazione naturale si ottiene il fiammifero.
3) PRODUZIONE DEL FIAMMIFERO E RELATIVO CONFEZIONAMENTO
Lo stesso macchinario in una linea di produzione unica integrata (taglio del legno, formazione del fiammifero e suo confezionamento) procede con l’inserimento dei fiammiferi all’interno della scatola, la formazione del “ruvido” (la parte ove si strofina il fiammifero per la sua accensione) ed il successivo confezionamento fino al cartone ed alla pallettizzazione, così pronto per lo stoccaggio nei magazzini